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Dita nella portiera dell’auto: è danno risarcibile?

Dita nella portiera di auto

La chiusura delle dita nella portiera dell’auto, avvenuta mentre il veicolo è in sosta, è un danno “da circolazione stradale” risarcibile a norma dell’art. 2054 c.c.?

La risposta è affermativa, stando a quanto affermato dalla Corte di Cassazione, con l’Ordinanza Cass. Civ. n. 10024/2020.

Secondo i Giudici della Suprema Corte, “il concetto di circolazione stradale di cui all’art. 2054 c.c., include anche la posizione di arresto del veicolo”.

Ciò in relazione sia all’ingombro “determinato sugli spazi addetti alla circolazione, sia alle operazioni propedeutiche alla partenza o connesse alla fermata, sia, ancora, rispetto a tutte le operazioni che il veicolo è destinato a compiere e per il quale può circolare sulle strade.

Già in precedenza, le Sezioni Unite, con Sentenza n. 8620/2015, precisarono che, ai fini dell’applicabilità dell’art. 2054 c.c., è sufficiente che il veicolo sia utilizzato in modo conforme allo scopo per cui esso è stato costruito, escludendo solo l’ipotesi in cui il veicolo medesimo sia utilizzato in modo avulso dalla sua naturale funzionalità.

Qualunque movimento rientra nella copertura assicurativa, è indifferente l’uso che se ne faccia (così Cass. Civ. Sez. III 19 ottobre 2016, n. 21097). Non rileva, infatti, la distinzione tra movimento dell’intera massa del veicolo e movimento d’una sua parte, nè tanto meno che il movimento non sia orizzontale

E’ dunque afferente alla circolazione la movimentazione degli sportelli a veicolo fermo (Cass. 1284/04; 18618/2005).

Nel caso di specie, la chiusura delle dita nella portiera dell’auto si era verificata quando il veicolo era in sosta e la chiusura dello sportello da parte del conducente, pur essendo avvenuta dopo la sosta, era stata determinata dall’intento di non fare uscire un minore dall’autovettura. Ebbene, tali circostanze non valgono, secondo la Suprema Corte, ad escludere la natura di danno da circolazione risarcibile ex art. 2054 c.c..

Avv. Emanuele Parlati

(Foto di AutoPhotography da Pixabay)